Nella cornice digitale che ho in salone appare una foto di tre anni fa. Era il primo compleanno di mia figlia e avevamo invitato ad una festa pomeridiana tutti gli amici più cari, coi loro pargoli. Uno di loro è fidanzato da anni con una ragazza ucraina, anch’essa molto amica, da cui ha avuto uno […]
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Che poi è lo stesso.

Quando hai scartato il tuo primo cellulare, ero davanti a te. L’hai preso in mano, a quasi ottant’anni, l’hai ruotato davanti agli occhi e l’hai appoggiato sul tavolino, in mezzo alla carta regalo, al biglietto, alle nostre mani che cercavano di mettere ordine. Lo guardavi come se, all’improvviso, potesse dar segni di vita lui, senza […]
Succede questo, a un certo punto. Sembra una congiura, un attentato, una di quelle cospirazioni di palazzo che vogliono farti fuori. Succede che ogni giorno, magari solo un poco, ti allontani da te stesso. Tipo un puzzle che smonti, lentamente, pezzo dopo pezzo, che ti lascia incompleto, che ti lascia mancante. Non so spiegarlo. Non […]
Te ne ho viste fare di cose, papà. Sembrano pochi vent’anni insieme, e invece no. Non lo sono. Certo, volano via, ma pochi non sono affatto. E te di cose ne hai fatte eccome, di tutti i tipi, di tutte le gravità, di tutte le fatture. Come tutti. Eppure ora, qui, su questo divano domenicale […]
A un certo punto, vorrai farti un tatuaggio. Io sarò sul divano, a leggere l’ennesimo romanzo, e tu verrai lì, con gli occhioni accesi, una gonna azzurra, e mi dirai: – Papà voglio farmi un tatuaggio. Ti siederai accanto a me, alla stessa altezza, ricavando spazio tra le mie parole. Io non dirò niente, sebbene […]
Sono fermo, aspetto il treno. Quanti ne ho attesi nella mia vita? Quante volte, ciondolando, con un libro in mano, con la testa altrove, ho ingannato il tempo che mi separava da qualcosa o da qualcuno? Quanti minuti ho passato aspettando? Quante ore, quanti giorni? Ho aspettato così tanto, e così tante persone, e così […]