Torno al cinema dopo quasi tre anni, per vedere The Whale di Darren Aronofsky.
Un Brendan Fraser pazzesco, fresco fresco di Oscar come miglior attore, è nei panni di Charlie, un insegnante di scrittura seriamente obeso che lavora con i suoi studenti in videocall perché impossibilitato a raggiungere l’università.
Il film è la storia a ritroso della sua vita: della famiglia che ha abbandonato anni prima perché si è innamorato di un uomo, Alan; del rapporto inesistente con una figlia mai vissuta e diventata ragazza spigliata, aggressiva, rancorosa; del lutto per la morte tremenda di Alan; della solitudine di un corpo; della bulimia; di quello che resta di noi quando non sappiamo rimanere; di quel che ci portiamo dentro quando non riusciamo a perdonare.
Il tutto ambientato in una stanza. In penombra.
Imperdibile, intenso, commovente.