Vicini al semaforo

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Hai un colletto di pile nero. Una giacca scura. E il cappuccio della giacca sulla testa.

Hai sonno. Si vede che non sei avvezzo a questi orari. Forse hai cambiato lavoro da poco, o forse a certe alzatacce non ti sei mai abituato.

Fa freddo, ma tieni il finestrino aperto per metà. L’aria frizzante ti concede quel briciolo di vitalità che ti occorre per guidare. Chissà dove vai. Chissà che pensieri disturbano questo inizio giornata. Ti osservo, forse persisto un attimo di troppo perché ti volti, mi sfiori col tuo sguardo ruvido e torni a guardare il volante. Poi ti volti verso il sedile del passeggero, vedo che afferri qualcosa con entrambe le mani. Dal finestrino spunta un cornetto. Lo mordi da un lato, e ti sbrighi a morderlo anche dall’altro, perché la crema comincia a colare fuori senza freno. Lo mangi con voracità. Lo fai sparire.

Armeggi all’autoradio, cerchi la stazione che ascolti di mattina, diversa da quella che ti allieta il pomeriggio. Davanti a noi l’incrocio è vuoto, e se non temessimo una qualche videocamera azzarderemmo ad impegnarlo nonostante il rosso. Abbiamo fretta, entrambi. È chiaro da come ticchettiamo sul volante, sul cruscotto.

Intorno è buio. Il buio fitto che precede l’alba. Le luci dei nostri fari si abbracciano, in una confidenza che io e te non avremo mai. Illuminano la stessa strada, vanno dalla stessa parte. E mi sembra un bel pensiero da associare a te, che sei uno sconosciuto.

Quando scatta il semaforo sgommi e voli via. Lasci una nuvola di fumo dove un attimo prima c’era la sagoma della tua utilitaria. Vedo le tue luci posteriori farsi piccole. Poi accendersi, di colpo. Metti la freccia. Accosti. Ti vedo scendere trafelato. E sopraggiungo nel momento in cui tiri fuori le chiavi, le lasci ciondolare, e le infili nel portone di casa tua.

Vuoi rientrare prima che si svegli, o magari ti aspetta insonne perché freme al pensiero di esser tua.
In una mano hai un cornetto anche per lei. Non sei in ritardo. Ma hai una fretta incontenibile. Torni da qualcuno che ti aspetta.

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