Due, uno.

In India si dice che l’ora più bella è quella dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa. Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma non sono due. Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell’amore diventano Uno. – T. Terzani

2 pensieri su “Due, uno.

  1. La bellezza è percepire entrambi gli aspetti, distinguerli, sentirli divisi ma insieme. L’uno non esclude l’altro, peccato che spesso l’uomo si perda in quella piccola distanza che “separa” la luce dal buio. Comprendere che c’è un eterno collegamento tra essi aiuta a sentirsi parte del resto ed a stupirci, ancora ed ogni giorno, della bellezza dell’intero.

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    • Essere distinti, ma insieme. Scegliersi. Coltivarsi. Ogni giorno, in qualche modo. Vivere in quell’eterno istante che ospita tutto, senza essere niente. Che non è più giorno e non ancora notte. Non è uno, e non ancora due. È tutto e molto di piu della somma delle parti che lo compongono. Distinguere e scegliere. Capire e muoversi. Ecco, questo credo.

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