“E’ stato fatto molto nella lotta alla pedofilia all’interno della Chiesa. Ma il pericolo resta grande e chi ne sminuisce la portata porta un’ulteriore ferita alle vittime”.
Questa frase di Papa Francesco me l’ero persa.
Risale a una settimana fa, circa, al convegno per la lotta alla pedofilia “Servire, informare e comunicare” di Asuncion, in Paraguay.
Quel che mi soddisfa non è solo la considerazione, e quindi l’ammissione, del problema pedofilia nella Chiesa cattolica. Quel passo era già stato fatto, “ringraziando Dio”, e aveva smosso catrame e liquami calcificati da secoli.
Quel che mi soddisfa di più è il resto. “Chi ne sminuisce la portata”. Questo accade, spesso. Che passi l’idea che tutto sommato la pedofilia sia qualcosa di perdonabile, o qualcosa a cui concedere delle attenuanti. E allora, Papa Francesco, a scanso di equivoci, usa la parola “vittime”. E aggiunge, meravigliosamente: “Chiunque nella Chiesa minimizzi l’impatto di questa vicenda o sminuisca il pericolo concreto manca di rispetto a quanti hanno tanto sofferto e inganna coloro che dice di voler servire”.
Inganna coloro che dice di voler servire.
Beh, mi sembra sufficiente, come bombardamento interno.
Per ora.
